Vacanze romane 2018

Quest’anno il Parlamento potrebbe non andare in vacanza.

No, non è un titolo acchiappaclick stile “colonnina destra” dei siti di informazione o post di “Tze Tze”. E’ proprio così.

Il governo, infatti, aveva deciso di “spacchettare” i due decreti su “Quota 100” e sul reddito di cittadinanza dal testo principale della legge di Bilancio oggi in discussione al Senato. Ora, dopo aver formalizzato una bozza di accordo con Bruxelles anche sui due cavalli di battaglia di Lega e Movimento 5 Stelle, la manovra definitiva può andare in aula ma la novità odierna è che i lavori in Commissione Bilancio slitteranno ancora una volta a domani.

Dopo l’approvazione della Commissione – che ha sempre i suoi tempi tecnici – il testo arriverà in aula e anche qui ci vorrà qualche giorno prima dell’approvazione definitiva. Inoltre, visto che il testo è stato modificato al Senato, dovrà tornare alla Camera per l’ultima lettura. Quella definitiva. 

La Camera dei Deputati in seduta comune

L’iter più probabile dunque dovrebbe essere il seguente:

  • 18-19-20 dicembre: voto in Commissione Bilancio
  • 21 dicembre: il testo arriva in aula al Senato
  • 24 dicembre: voto a Palazzo Madama
  • 28-29-30 dicembre: il testo torna alla Camera e voto finale

La legge di Bilancio dovrà essere approvata entro e non oltre il 31 dicembre, per evitare il cosiddetto esercizio provvisorio (la possibilità di spendere soldi anche senza aver approvato il bilancio annuale).

Quindi, se i senatori potranno andare in vacanza dalla vigilia di Natale, lo stesso non vale per i deputati che saranno “costretti” a tornare in Parlamento per approvare la manovra.

Tempo di festeggiare il Capodanno e poi dal 7 gennaio ripartono i lavori delle commissioni.

Dopo il mese pieno di vacanze estive, per una volta gli stacanovisti potrebbero essere proprio i parlamentari italiani.