“Mi aspetto il voto contrario del Movimento 5 Stelle e dell’intero Senato”.
Per capire come mai in questi giorni si sta parlando così tanto del caso Diciotti e della richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini, bisogna partire da questa dichiarazione di oggi pomeriggio. A pronunciarla è stato lo stesso titolare del Viminale.
Salvini si riferisce al voto che si terrà nelle prossime settimane in giunta per le immunità a Palazzo Madama: i senatori dovranno dire sì o no alla richiesta del tribunale dei Ministri di Catania sull’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro.

I 5 Stelle – seguendo la linea dell’altro vicepremier Luigi Di Maio – dovrebbero votare a favore e il Pd lo stesso. Contrari la Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Se questo scenario dovesse concretizzarsi, Salvini andrà a processo per abuso d’ufficio e sequestro di persona.
Eppure, la scelta finale della giunta non sarà così facile: un voto favorevole del M5S avrebbe ripercussioni sul governo?
Lo stesso Salvini ha esplicitamente di no, ma nei corridoi di Montecitorio nessuno ci crede. Come possono due forze politiche continuare a governare insieme dopo che una ha votato per mandare al patibolo l’altra?
In definitiva: il voto del Senato può essere la scintilla finale usata da Salvini per far cadere il governo e andare al voto?